Chissà come si sognava Leonardo da Vinci a 13 anni? oppure Einstein o qualche altro personaggio famoso della Storia. Non oso pensare cosa si immaginasse Hitler o qualche altro criminale, ma voglio sperare che un desiderio di bene, per quanto flebile, possa essere presente in ogni essere umano. Spero anche che il sogno di ognuno di voi possa realizzarvi e farvi sentire persone "riuscite". Non vi dovrebbe accadere come è accaduto a due fratelli che, inseguendo sogni sbagliati, non sono mai stati se stessi VERAMENTE. Perché dico così? Domani vi confronterete con la loro storia. Nei materiali c'è una scheda che dovrebbe aiutarvi a capire a cosa mi riferisco.Prima di tutto questo, vorrei che dedicassimo un po' del nostro tempo a non dimenticare. Domani è il Giorno della Memoria. Vi lascio e la videotestimonianza di Liliana Segre (intervista di qualche anno fa) ed anche una frase del Diario di Anna Frank. Il suo sogno dovrebbe essere il nostro.

Credo che i due fratelli della parabola non avessero le idee molto chiare su chi fossero veramente. In fondo tutti e due vivevano una condizione che non sentivano come propria:

• il primo se ne va per essere libero, ma quando poi perde tutto, decide di ritornare dal padre ma non come figlio, bensì come servo (e si ritrova punto e da capo);
• anche il grande si sente servo, come dirà al padre rinfacciandogli la festa che sta facendo al piccolo.

Il padre cerca di far capire a entrambi che sono figli e fratelli tra di loro. Il piccolo l'avrà capito? e il grande? entrerà in casa, oppure resterà fuori? Capiranno entrambi che possono essere se stessi accogliendo la relazione che li unisce al padre e tra di loro?

Domande difficili? Eppure abbiamo visto la Regola d'Oro che è alla base della nostra umanità. Se questi figli se ne fossero ricordati, probabilmente avrebbero vissuto in armonia tra di loro.