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Ripercorriamo un anno di scuola
Non era scontato che il campione aspettasse l'avversario caduto, ma se credi nell'onestà e nella competizione leale, saresti un infame se ti comportassi in modo contrario. E' quello in cui credi che fa la differenza 😉.
👉 Il campione avrebbe potuto decidere di aspettare il rivale per riposare, oppure per farsi vedere dalle televisioni, oppure ancora, e questa è la scelta a cui tutti abbiamo riconosciuto il valore, perché non poteva accettare di vincere sulla disgrazia dell'altro. E' quello in cui credi che fa la differenza, dicevamo la volta scorza...Se credi che la scuola è noiosa, che hai altro da fare, che tanto la scuola non serve a niente non puoi pensare di fare la differenza, nel senso che non darai nessun contributo positivo a te stesso e alla classe. E continuerai ad annoiarti e ad essere insofferente..Ma c'è un modo diverso di comportarsi che nasce dal credere che la scuola serve, ti aiuta a crescere e a diventare migliore.
👉 Se "è quello in cui credi che fa la differenza", se crediamo che la scuola sia noiosa e difficile, è ovvio che non potremo mai essere contenti quando stiamo a scuola. Se è quello che pensiamo e crediamo a fare la differenza, è allora necessario ricorrere ad antidoti ai nostri pensieri negativi sulla scuola.
💡E' quello in cui crediamo che fa la differenza!!!
E' la frase che vi ricordo dall'inizio di questo anno scolastico. L'abbiamo collegata ad un'immagine (quella dei due campioni che si danno la mano) e poi alla canzone School Rocks! Abbiamo poi cercato di neutralizzare le nostre credenze negative sulla scuola con pensieri positivi, che abbiamo chiamato "antivirus" o "antidoti".Il nostro viaggio prosegue con una storia, in cui c'è stato qualcuno che ha fatto cambiare prospettiva (credo) ad un altro.Su questa storia ci confronteremo attraverso alcune domande:Come si fa a non farsi scoraggiare?Quanto sono importanti gli altri per affrontare le difficoltà della vita?Una persona saggia riesce ad affrontare situazioni difficili? La religione può offrirci un modo sapiente di affrontare la vita?
«Mio papà mi ha fatto capire che "la vita è una figata". In effetti ho cinema gratis, parcheggio riservato». La campionessa paralimpica di scherma, dalle lacrime alle risate in dieci secondi netti
Bebe Vio e la religione: “Non ho un mio Dio ma credo in mamma e papà”
- Bisognerebbe imparare a sfruttare il tempo scuola nel modo migliore possibile. Questo è sapienza
- La parola sapienza ha a che fare con la parola intelligenza ma anche con sapore; infatti, noi diciamo sciapo o sciocco (cioè senza sapore e quindi non sapiente) chi si comporta in modo poco intelligente (cioè stupido)
- Il papà di Bebe invitò la figlia a ritrovare il sapore da dare alla vita (la vita è una figata) e quindi a non avere più pensieri da sciocca
- Vedi Dio nelle cose belle, è la frase che riassume il "credo" originale di Bebe Vio, il "sapore" che lei dà alla sua famiglia e allo sport
💡 Se si viene pensati male, si finisce per comportarsi male. Se invece qualcuno riesce a vedere oltre e ci restituisce un'immagine di noi positiva, le cose cambiamo. Eccome se cambiano!!!
Chi sono io, allora? Solo il blocco di marmo o il leone che potrei diventare?
Cosa dice la sapienza della religione? sono marmo e niente più o custodisco una bellezza che è stata pensata da Dio ed ha bisogno di essere espressa?
👣Ripercorriamo quanto abbiamo fatto fino ad adesso:
- è quello in cui credi che fa la differenza
- ci sono pensieri che ci fanno stare bene ed altri no (pensieri virus e gli antidoti)
- gli antidoti ai pensieri virus ci permettono di dare un senso per stare bene ed affrontare i momenti difficili
- dare senso è dare sapore (sapienza)
La storia della scorsa settimana ci ha aiutato a capire che noi possiamo rimanere come un blocco di marmo senza forma, oppure possiamo diventare un capolavoro. Come?
Grazie a chi, come lo scultore della storia, toglie via tutto quello che ci "incastra" e non ci fa essere quello che potremmo.
La scorsa settimana ci siamo chiesti chi possano essere questi "artisti".
Ve lo ricordate?
Le domande che affronteremo domani sono queste:
- chi siamo?
- cosa o chi dovremmo diventare?
Proveremo a vedere qual è il "sapore" che la Bibbia dà alla nostra esistenza.
