La sua chiamata è improvvisa, squarcia la tela della sua quotidianità di capo-tribù residente in , di cui gli archeologi sono riusciti a mostrare il glorioso passato. Una vita patriarcale e serena, giunta già a una meta importante, 75 anni, ma che si dovrà aprire a una tappa nuova e inattesa.
Essa è basata su un risuonato in un giorno qualsiasi dell’esistenza di un capo-tribù che sperava solo di calcare le orme degli antenati, per approdare a una fine «sazia di giorni», come usa dire la Bibbia.
Nella Lettera agli Ebrei, san Paolo scrive: «Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. Egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso» (11,8-10).